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Entrare al nido rappresenta un’esperienza di accoglienza

Entrare al nido rappresenta un’esperienza di accoglienza. L’accoglienza che ci fa piacere ricevere, che desideriamo donare e condividere, che ci permette di sentirci attesi, accettati, riconosciuti nella nostra specificità e che, soprattutto, non ha mai termine né può mai dirsi conclusa. Ogni momento di vita del nido può essere un’occasione per sperimentare l’accoglienza e, il primo tra questi, è rappresentato dall’ambientamento.

L’ambientamento è il percorso che genitori e bambini attraversano, insieme, nei primi tempi di frequenza del Nido d’Infanzia.

Perché è necessaria la presenza dell’adulto di riferimento a fianco del bambino?

Innanzitutto perché egli rappresenta la “base sicura” su cui il bambino può contare, mentre conosce ed esplora il nuovo contesto. Avere al proprio fianco un riferimento familiare permette al bambino di potersi avventurare, con maggior sicurezza, alla scoperta dell’ambiente e delle persone che lo abitano. Un genitore disponibile a rispondere al bisogno di vicinanza del proprio bambino, ma altrettanto capace di sostenere la sua curiosità e i suoi interessi esplorativi, rappresenta una risorsa fondamentale in questa fase. È l’atteggiamento fiducioso dell’adulto che permette al bambino di investire emotivamente e mentalmente sul contesto educativo che lo accoglie. La fiducia si concretizza in un atteggiamento tranquillo, rispettoso dei tempi e dei modi di interagire del proprio figlio, nella condivisione delle sue scoperte e nella capacità di mantenere “calda” la relazione con lui, senza anticiparlo o forzarlo. Il bambino percepisce la fiducia dell’adulto di riferimento anche dalla relazione che tutti gli adulti coinvolti riescono a creare tra di loro: una buona organizzazione e un dialogo aperto e curioso tra educatori e genitori sanno trasmettere il necessario senso di sicurezza.

L’ambientamento, inoltre, è un’importante occasione per il genitore di conoscere da vicino la quotidianità del nido, le persone che lo abitano e l’organizzazione della giornata. Anch’egli, infatti, esprime il bisogno di ambientarsi, di sentirsi accolto e di inaugurare un’esperienza di crescita nel suo ruolo genitoriale, entrando in contatto con il primo contesto educativo con cui condividere le proprie responsabilità educative. Vedere con i propri occhi, toccare con mano e poter dialogare con il personale qualificato del nido, significa avviare un’esperienza sociale ed educativa che si farà, con il tempo, sempre più partecipata, consapevole e coinvolgente.

L’ambientamento è altrettanto un’opportunità attraverso cui iniziare a incontrare altri genitori, in cui poter mettere in dialogo le proprie esperienze genitoriali con quelle di altri che hanno lo stesso ruolo, in cui iniziare a scoprire che le proprie emozioni, incertezze, convinzioni e domande sono condivise e possono essere narrate tramite momenti di parola e incontri di sguardi con altri genitori, scoprendo dimensioni relazionali che potranno rafforzarsi nel corso del cammino appena iniziato.

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